…PARLIAMO UN PO’ DI AUTISMO
“È piccolo il mio mondoe ci sto soltanto io,non parlo o ti confondocon strano chiacchierio,saltelli e gesti stranicol corpo e con le manie fisso su qualcosalo sguardo mio si posa,ti chiedi cosa penso,ti sembro senza senso.Son alte e forti muracostruite intorno a me,ti faccio un po’ paura,non sono come te.È un altro mondo il mioe tu non riesci a entrarediversa lingua ho ioe tu non sai capire.Se solo vuoi provare,se prendi l’astronave,potrai da me atterraree forse anche capire,perché, in ogni viaggio,un nuovo paesaggioti apre gli occhi e il cuore,per renderti migliore.”
Il piccolo Principe
A volte sembra davvero che viva dentro ad una bolla, gli altri non gli interessano, noi compresi, sembra quasi che i suoi occhi non vedano e le sue orecchie non sentano.
MOTIVARE IL CAMBIAMENTO utilizzare il colloquio motivazionale
Spesso ci si stupisce osservando alcune persone che, pur conoscendo gli aspetti negativi e le conseguenze di un determinato comportamento, perseverano e non sembrano intenzionate a modificarlo. Ciò appare particolarmente evidente con gli adolescenti e può rappresentare una vera e propria frustrazione per tutti quei genitori che vedono i propri figli perseverare in comportamenti dannosi o “sbagliati”, comportamenti che possono andare dal fumo, alle cosiddette “nuove dipendenze” (dipendenza da video-games, da social media, da serie tv ed altre), a cattive abitudini alimentari e altro ancora. (altro…)
MA IO SONO DISLESSICO ? COSA DISTINGUE UN DISTURBO DELLA LETTO-SCRITTURA DA UN CATTIVO LETTORE O SCRITTORE?
“Mio figlio non sa leggere, confonde le lettere, legge una parola per un’altra, ci mette tantissimo a fare i compiti, legge tantissime volte il testo ma non ne comprende il significato, commette un sacco di errori quando scrive, dimentica lettere, accenti e doppie…”. Queste sono solo alcune delle cose che i genitori ci raccontano quando parlano delle difficoltà dei propri figli a scuola.
Possiamo migliorare la qualità del nostro sonno?
La società di oggi, legata alla frenesia della produttività, ci conduce ad un’inevitabile riduzione del sonno in termini di quantità e qualità.
Ma quali sono i vantaggi del dormire bene? E come possiamo migliorare il nostro sonno?
Prima cosa dormire è un’esigenza fisiologica, qualcosa di cui non si può fare a meno. Il sonno è regolato da un orologio interno, denominato dagli scienziati “orologio biologico” o “ritmo circadiano”, della durata di circa un giorno che richiede una continua regolazione, proprio come un orologio dal meccanismo delicato, attraverso l’alternanza di ritmi di veglia e di sonno e l’esposizione alla luce e al buio.
Paura di vomitare? Forse soffri di emetofobia
“Laura ha 7 anni e lo scorso anno ha preso l’influenza che le ha procurato il vomito. Fortunatamente non è durata a lungo ma da allora è terrorizzata dall’idea di poter vomitare. Ha iniziato a mangiare pochissimo e, da buongustaia che era è diventata molto selettiva e ormai mangia sempre meno e solo le stesse cose. Fuori casa poi non tocca cibo, non mangia più a scuola, siamo arrivati al punto in cui non partecipa alle feste dei compagni o ad altre uscite con amici perché ha paura di stare male davanti agli altri. È tanto dimagrita e tutta la sua vita ruota intorno a questo problema. Cosa le sta succedendo?”
DIVERSO DA CHI?
Lo sport è un’opportunità inclusiva.
Fino a qualche tempo fa la domanda più ricorrente era: “Cosa non funziona nella persona con disabilità?” Con la naturale conseguenza di fermarsi alle compromissioni e limitare le opportunità di sviluppare nuove competenze. Se invece chiedessimo al diretto interessato: “Cosa ti piacerebbe fare?” (altro…)
MERAVIGLIOSO IL MONDO INSIEME A TE
L’IMPORTANZA DELLA PSICOMOTRICITA’ EDUCATIVA NELLA FASCIA DI ETA’ 0-24 MESI
“Il bambino non solo si muove continuamente ma impara continuamente”
Maria Montessori
Lo sviluppo psicomotorio nella fascia d’età 0-24 mesi è strettamente correlato alle esperienze di esplorazione, movimento, gioco e relazione che il bambino instaura con gli adulti di riferimento e con l’ambiente che lo circonda. (altro…)
Concentrati!
Tempo di gare, di lavoro, di nuovi obiettivi.
E’ tempo di concentrarsi.
La concentrazione e’ alla base del successo di una performance e oggi vedremo come riuscire a trovarla e mantenerla anche sotto pressione.
Capita a volte, quando parlo con gli atleti della loro performance, che mi raccontino, indipendentemente dal risultato, magari non troppo soddisfacente, di aver avuto la percezione di essere stati molto concentrati. Il report del loro allenatore però è di tutt’altro avviso: “era assente, non pensava ai suoi compiti, sembrava su un altro pianeta, quasi fosse scollegato…” (altro…)
Andiamo al punto! L’importanza del lavoro per obiettivi
Perché lo faccio? Che cosa voglio? Dove voglio arrivare?
La teoria del Goal Setting elaborata da Edwin Locke e Gary Latham (tra il 1984 e il 1990) rappresenta la cornice teorica entro la quale si colloca il lavoro per obiettivi, uno dei punti cardine della preparzione mentale.
Obiettivo: meta, traguardo, scopo; ma la definzione che più mi piace è “indicatore degli standard che un’ organizzazione si prefigge di raggiungere”. (altro…)
Paura di cosa?
L’ansia è una delle reazioni umane più comuni. Si tratta di un’esperienza universale, riscontrabile in varie culture che, nella maggior parte dei casi, ha un carattere transitorio. La semplice presenza di uno stato di apprensione o di timore non è certo segno di psicopatologia. (altro…)