Psicomotricità
Il bambino non gioca per imparare ma impara perché gioca
(B. Aucouturier)
La psicomotricità considera il bambino nella sua “globalità” come unione inscindibile tra il movimento, il pensiero e la vita affettiva.
L’intervento si sviluppa negli ambiti:
- Educativo-preventivo: attività rivolta ai bambini che mira a favorire lo sviluppo, la maturazione e l’espressione delle potenzialità a livello motorio, affettivo, relazionale e cognitivo, accompagnando e facilitando il processo di crescita e di strutturazione dell’identità.
- Rieducativo-riabilitativo: attività a mediazione corporea, che tende a facilitare o a ricostituire gli aspetti mancanti, interrotti o compromessi dello sviluppo del bambino favorendo l’integrazione delle competenze emergenti in ambito neuro-psicomotorio e neuropsicologico.
- Valutazione e profilo psicomotorio
- Potenziamento cognitivo
- Educazione psicomotoria
Realizzazione di interventi personalizzati individuali o in piccoli gruppi per:
- disturbi sensoriali e neuromotori
- disturbi della coordinazione motoria, dello schema corporeo e dell’organizzazione spazio-temporale
- disturbi dello spettro autistico
- ritardi psicomotori e cognitivi
- disturbi dell’attenzione
- difficoltà emotivo-relazionali e d’attaccamento
- disturbi del comportamento (iperattività, aggressività, inibizione)
- disturbi della comunicazione e dell’ apprendimento
- sindromi genetiche
Collaborazione in equipe multiprofessionale per inquadramento diagnostico ed eleborazione del progetto terapeutico.